In Giapponese si parla di Tanren Uchi, vediamo di capire di cosa si tratta con l'aiuto di un semplice dizionario:
TAN 鍛 , forgiare, esercitare, fortificare
REN 練 , lustrare, plasmare, raffinare,
UCHI 打ち Uchi , battere, picchiare, colpire
Tanren Uchi è quindi una modalità di allenamento, che si basa sulla ripetizione di colpi portati ad un bersaglio (in questo caso con armi), con lo scopo di fortificare, forgiare, raffinare, la forma del praticante, sia nel corpo che nello spirito.
È quindi ben di più che il semplice colpire con violenza e senza controllo un bersaglio.
Ogni colpo va portato con precisione prima ancora che con potenza, nel pieno e completo controllo del corpo, della postura e del respiro.
"Naturalmente è bene non usare troppa potenza. Basta tenere morbidamente in mano un bokken, o anche un semplice bastone di legno fresco, e stringere con mignolo ed anulare al momento dell’impatto. La velocità e la capacità di stringere le dita appropriatamente verranno così sviluppate in modo naturale."
Quanto all'utilità di quest'allenamento ed anche alla sua ideale durata, è ancora Tada Sensei che ci viene incontro con opportune spiegazioni:
"Quando avevo tra i venti e i trent’anni, mi alzavo alle 5.30 ogni mattina e correvo per quindici chilometri. Una volta finito andavo a casa e mi allenavo a colpire un fascio di legna con un bokken (spada di legno). A quel tempo le case a Jiyugaoka erano molto più lontane tra loro, così potevo fare tutto il rumore che volevo. Mi allenavo usando il sistema dello Jigen-ryu, che avevo imparato da O-Sensei ad Iwama. Si narra che in antichità i guerrieri del dominio di Satsuma (a Kyushu) colpivano un fascio di legname diecimila volte al giorno, ma io riuscivo solo ad arrivare al massimo a cinquecento. All’inizio perdevo sensibilità alle mani, ma dopo un po’ potevo colpire un grosso albero senza problemi. Ho allenato i miei studenti delle Università di Waseda e Gakushuin in questo modo. Lo trovo uno dei migliori metodi di allenamento in aikido."
Per concludere, l'esempio più eccellente: come O-Sensei lo mise in scena nel celebre video "Il Fondatore dell'Aikido".