Il suo vero nome era Shinmen Musashi no Kami Fujiwara no Genshi: Il più famoso samurai della storia del Giappone. La sua vita ha dell’incredibile e lo pone come uno dei personaggi più interessanti, non solo del Giappone, ma di tutta la Storia dell’umanità. Non solo fu un leggendario spadaccino che affrontò, senza perdere mai, decine di duelli, la maggior parte dei quali all’ultimo sangue, ma fu anche un valente artista; eccelleva nell’arte della pittura, nella calligrafia, nella scultura e come poeta: le sue opere, di grandissimo valore, sono oggi conservate in vari musei. Scrisse uno dei più famosi trattati di strategia e di filosofia applicata al combattimento: Il Libro dei Cinque Anelli. In questo trattato, scritto nel 1645, Musashi riassunse tutta la sua esperienza di maestro dell’arte della spada. Fondò anche una scuola di arti marziali, la Niten Ichi Ryu che insegna il combattimento a due spade: una lunga (Katana) e una corta (Wakizashi ). Ma sono le sue gesta di schermidore quelle che gli hanno consentito di entrare nella leggenda; fino all’età di 29 anni, cioè fino allo scontro con Kojirō Sasaki, partecipò a sessanta duelli. Partecipò anche a varie battaglie tra cui quella di Sekigahara in cui militò tra le file, perdenti, dei seguaci della famiglia Toyotomi. Sul personaggio di Miyamoto Musashi esiste una vasta letteratura; sono stati compiuti numerosi studi e i giudizi sul personaggio sono estremamente variegati. Sui momenti topici della vita di Musashi esistono molteplici versioni e, molto spesso, risulta difficile, se non impossibile, stabilire la verità dei fatti. A prescindere dalle versioni, è innegabile che Musashi sia da considerare uno dei più grandi samurai della storia giapponese. Nacque nel 1584 a Miyamoto-Sanoma nella provincia di Mimasaka che oggi fa parte della prefettura di Okayama. Già in tenera età mostrò una non invidiabile capacità di procurarsi guai; crebbe guardando il padre samurai insegnare l’arte ai numerosi guerrieri che venivano a richiedere i suoi servizi come maestro. Nel 1596 un samurai di nome Arima Kihei, arrivò in città e mise un annuncio in cui cercava coraggiosi disposti a combattere contro di lui; Musashi, che aveva dodici anni, si fece avanti: fu il suo primo duello. Nonostante fosse armato solo di una spada di legno, e l’avversario con la classica spada affilata come un rasoio, il giovane Musashi vinse ed uccise l’esperto samurai. All’età di quindici anni lasciò il villaggio. Musashi aveva già sedici anni, ma aveva già combattuto in tre guerre. Negli anni successivi percorse il Paese passando da un duello all’altro e, naturalmente, ne uscì sempre vincitore. All’età di venti anni è a Kyoto, l’allora capitale del Giappone. Qui sfidò il miglior spadaccino dell’epoca,Yoshioka Seijuro, il quale raccolse la sfida. Miyamoto Musashi non vinceva i suoi duelli solo grazie alla sua grande forza e sulle sue grandi doti tecniche, ma era un maestro nell’uso di diversivi che operavano sulla psicologia dell’avversario in modo da minare la sua forza. Un tipico esempio fu il duello con Yoshioka che, oltretutto, era a capo di una famosissima scuola di arti marziali. Musashi arrivò tardi al duello facendo così infuriare l’avversario che non si attendeva una mancanza di rispetto, soprattutto da chi aveva gettato il guanto della sfida. Il duello iniziò, ma la mente di Yoshioka, essendo ancora turbata dall’affronto subito, non aveva la lucidità che la situazione richiedeva. Venne deciso che lo scontro non fosse all’ultimo sangue e che fosse combattuto con spade di legno. Il duello si concluse nel giro di pochi minuti con un grande colpo che Musashi assestò alla spalla sinistra di Yoshioka; il colpo fu così violento che Yoshioka dovette essere rianimato e portato via a braccia. All’età di appena vent’anni, Miyamoto Musashi era diventato lo spadaccino più famoso del Giappone. L’affronto subito da Seijuro recò vergogna sull’intera famiglia e il fratello minore, Denshichiro, sfidò immediatamente Miyamoto cercando così di risollevare le fortune della famiglia. Anche in questo duello Miyamoto ripetè lo scherzetto fatto a Yoshioka: arrivò in ritardo innervosendo così l’avversario. Lo scontro fu senza storia e Denshichiro, che era un samurai piuttosto dotato, vi trovò la morte. Per la famiglia Yoshioka l’affronto subito era intollerabile: doveva essere vendicato a tutti i costi. Solo la morte di Miyamoto Musashi avrebbe potuto rendere ai Yoshioka l’onore perduto. Centinaia di guerrieri vennero radunati, armati con spade, archi e fucili, per organizzare un’imboscata. Miyamoto venne informato in anticipo del pericolo e questa volta cambiò strategia: arrivò all’appuntamento in anticipo e, nascosto nel fogliame, aspettò i suoi nemici. Vide arrivare i nemici e poi, all’improvviso, sbucò prendendo alla sprovvista un folto gruppo di samurai avversari; individuò, raggiunse ed uccise Matashichiro, il dodicenne nuovo capo del clan; infine, in tutto questo caos, si aprì un varco, attraverso i nemici, e riuscì a fuggire. Negli anni successivi Miyamoto Musashi continuò a duellare per tutto il Paese; attraverso questi duelli all’ultimo sangue, cercava di raggiungere l’Illuminazione, lo stadio finale, il perfezionamento dell’arte del combattimento. A ventotto anni Miyamoto incrociò la lama con Sasaki Kojiro, uno dei più famosi samurai dell’epoca: ne venne fuori uno dei più famosi duelli della storia giapponese. Lo scontro si svolse su un’isola. Anche questa volta Musashi arrivò in ritardo facendo così innervosire l’avversario. Prima di sbarcare sull’isola, Musashi si costruì una spada di legno ricavandola da un remo della barca. Una volta di fronte, i due campioni, si buttarono subito all’attacco. Miyamoto sferrò subito un terribile colpo sulla testa di Sasaki che crollò a terra, ma senza prima aver risposto con un fendente che sfiorò di pochi millimetri la testa di Miyamoto. Anche da terra Sasaki mostrò la sua abilità con un colpo che, però, non andò a segno: bucò solo il kimono di Musashi. Il colpo di grazia avvenne con un grosso colpo al torace di Sasaki Kojiro ancora a terra per il colpo subito precedentemente. Le versioni riguardanti questo episodio sono diverse; un altro racconto dice che le due famiglie, di cui Musashi e Kojiro erano i rispettivi campioni, fossero in lotta per il possesso dell’isola e che Kojiro, appena ripresosi dal colpo alla testa, venne giustiziato, mentre era ancora a terra, dai membri della famiglia vincente.
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Statua, sull'isola di Ganryu-Jima, dove si svolse il celebre duello tra Kojiro Sasaki e Minamoto Musashi, armato di bokken. |
Autore: Cristiano Suriani
Fonte: www.tuttogiappone.eu
Per approfondire:
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Il Libro dei Cinque Anelli di M. Musashi |
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Musashi di Eiji Yoshikawa |
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Fantastic.....Genko Super Star
RispondiEliminaOttimo libro. Pare che ancora oggi venga consultato,nel capitolo Strategia,dagli analisti della IBM per aggredire meglio il mercato.
RispondiEliminaVittorio.
Da sempre affascinata dalla vita di questo samurai, ma non ho mai avuto occasione di approfondire. Non vedo l'ora di saperne di più!
RispondiEliminaCostanza
Uno dei primi libri acquistati all'inizio del mio percorso da Aikidoka! Ogni tanto lo riprendo in mano e noto, con entusiasmo, che all'avanzare della mia pratica, le parole in esse scritte acquisiscono nuove sfumature aggiungendo sempre un qualcosa in più al mio percorso...
RispondiEliminaBuona lettura!
Flaviana
Non posso più rimandare credo XD
RispondiEliminaBello, Sarà uno dei miei prossimi libri da leggere sotto l'ombrellone.����
RispondiEliminaArthur.
interessante
RispondiEliminaGiorgio
Libro da leggere al più presto...
RispondiEliminaDavvero Incredibile. Mi affretterò ad acquistare questo libro. Desy ;-)
RispondiEliminaCon Takuan Soho e Yagyu Munenori sono forse i più famosi nomi del Giappone feudale.
RispondiEliminaVittorio.
Bello! Lo prenderò per l'estate...pur lontana dal dojo continuerò almeno ad allenare la mente!
RispondiEliminaPER ORA ABBIAMO IN COMUNE LA STRATEGIA DEL RITARDO.....
RispondiEliminaDA QUALCOSA SI INIZIA...
SIMONETTA
Ottimo libro.tra l'altro fa riferimento ai 3 situazioni dell'attacco.
RispondiEliminaVittorio
Storia fantastica!!!!!
RispondiEliminaTranne la faccenda dell'igene personale!
Ste99
Storia fantastica!!!!!!
RispondiEliminaTranne la parte dell'igene personale!
Ste99
Ok, trovato. Non mi resta che iniziare 👓
RispondiElimina🙏
Bello!
RispondiEliminaAppena ordinato... Da domani incomincia la lettura!
RispondiEliminaPaolo
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RispondiEliminaCosì sul comodino avrò "il sacro e il profano": il Libro dei Cinque Anelli di Miyamoto da un lato e il manga Vagabond di Inoue dall'altro... :-)
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