giovedì 26 ottobre 2017

INTERVISTA CON IL MAESTRO TADA

Con piacere pubblichiamo questa bellissima intervista con il Maestro Hiroshi Tada, realizzata da G.Erard, al Gessoji Dojo, in Tokio.
Si tratta di una lunga e proficua chiacchierata, ricca di utili notizie storiche ed interessantissimi aneddoti raccontati dalla viva voce di uno dei più importanti rappresentanti dell'Aikido tradizionale e contemporaneo.
L'intervista è divisa in tre parti, ovviamente è in giapponese, ma sottotitolata anche in inglese, francese, spagnolo e tedesco... ;-)
Buona visione!



Parte 2/3: Aikido Documentary - Hiroshi Tada Shihan 9th Dan - Part 2/3

Parte 3/3: Aikido Documentary - Hiroshi Tada Shihan 9th Dan - Part 3/3

venerdì 20 ottobre 2017

I PROBLEMI SONO OPPORTUNITA'

Non esiste una cosa come un "attacco sbagliato". Questo è senza dubbio un punto di capitale importanza se vogliamo acquisire un atteggiamento corretto sul Tatami e aggiungerei, nella vita.
Pubblichiamo nuovamente con piacere questo scritto, che abbiamo tradotto volentieri, sull'argomento.
Se preferite, potete leggere l'originale in inglese, seguendo il link al fondo.
Buona lettura e fatene tesoro...







"Una persona pacifica non parla di" problemi "o di essere una vittima,
perché non vede problemi, solo opportunità di armonizzazione".



Il cliente ha sempre ragione. Se vuoi il suo denaro è così. 
L'attaccante ha sempre ragione. Almeno questo è ciò che pensa.
La caratteristica saliente dell'Aikido è che non giudica, ma armonizza tutto ciò che vi si scaglia contro. 
Beh, almeno il vero Aikido, non sto parlando di pseudo-budo.

Quando si valuta la "giustezza" o "erroneità" di un attacco, si resta impigliati nel problema dell'attaccante, o nella mentalità che crea il conflitto, invece di affrontare la realtà a portata di mano. Le idee e le opinioni non vincono le battaglie. Le buone risposte agiscono. Il conflitto è semplicemente un riflesso del tormento che l'attaccante porta nella sua mente. Aggiungerne è come aggiungere benzina al fuoco. Esplosivo.

Una persona pacifica non parla di "problemi" o di essere una vittima, perché non vede problemi, solo opportunità di armonizzazione. Pertanto, tale persona non può sentirsi come se fosse una vittima. Semplicemente un trasformatore di discordia, come un alchimista trasmuta una sostanza inerte, nell'oro dell'armonia.

Su questa base, un allenamento regolare significa "lavori in corso". In ogni caso, nella vita, non vi è via di fuga dai conflitti. Però si può sfruttare l'opportunità che i conflitti forniscono. Nell'oceano, ci si può lamentare ed essere squassati dal vento, delle onde e del tempo, oppure è possibile utilizzarli tutti per navigare. E' una scelta per sopravvivere efficacemente contro quelle che altrimenti sarebbero forze schiaccianti.

Non esiste una cosa come un "attacco sbagliato." Non si può incolpare l'attaccante. Siete voi che dovete assumervi la responsabilità di correggere la risposta. Se volete interrompere la serie che seguirà, questo è il modo. Quelli sopraffatti dalla loro stupidità saranno sopraffatti dall'attacco. Gravati da opinioni e preconcetti non c'è modo di prepararsi per la battaglia. O di cercare il proprio risveglio. O la sopravvivenza.

È necessario prima vuotare la vostra tazza. Notare cosa contiene veramente.

Un attacco non è né "giusto" né "sbagliato", né un attacco "buono" o "giusto", o "cattivo". Un attacco è solo un attacco. Niente di più.  [...]


martedì 3 ottobre 2017

BULLISMO E AIKIDO


Durante una lezione di Aikido, chiesi ai bambini se qualcuno di loro avesse subito atti di bullismo. Cinque bambini su dieci alzarono la mano e, desiderosi di liberarsi dal peso di questa disavventura, iniziarono a dire a gran voce: “mi ha preso a calci… pugni… un sasso in testa…” 
Ed è così che iniziò la favola degli Ashi-Sabaki e dei Supereroi che vado a raccontarvi…

Ashi-Sabaki e i nuovi Supereroi


(La Maestra) “Riproduciamo, come in un teatro, uno dei vostri racconti e discutiamo assieme su cosa fareste ora in quella situazione da praticanti di Aikido”. 
Felici della proposta, i bambini iniziarono a dire a gran voce: “gli prendo il collo, poi il suo braccio e faccio quella che non mi ricordo mai il nome e lo butto giù!” 
(La Maestra) “Sicuri che ci riuscireste?” 
I loro occhi si spalancarono e un gran punto interrogativo apparve sulle loro faccine. 
La Maestra continuò: “Vedete bambini, le tecniche di Aikido diventano potenti ed efficaci dopo tanto, tanto allenamento. Allora voi, vi starete chiedendo, perché siete qui, forse sarebbe stato meglio fare un’altra arte marziale. No bambini, siete nel posto giusto perché c’è una serie di movimenti con i piedi che facciamo che magari non vi stanno tanto simpatici ma sono proprio loro che rendono l’Aikido potente anche quando non si sanno ancora bene eseguire le tecniche. Sono i nostri famosi Ashi-Sabaki [1]!”. 
Allora i Bambini dinanzi a quel nome esclamarono in coro: “No Maestra, quelli no, sono noiosi!” 
La Maestra continuò: “Guardate e poi mi direte. Stefano ha deciso di tirarmi un pugno perché non gli sono simpatica. Vai Stefano, tirami pure un pugno deciso, senza paura di farmi male.”
Con un movimento rapido dei piedi all’improvviso la Maestra si ritrovò dietro le spalle di Stefano che sentì cadere nel vuoto il suo pugno.
Guardando l’incredulità nei volti dei Bambini, la Maestra chiese loro: “e adesso cosa faccio?”. 
I Bambini risposero in coro: “lo picchi!” 
La Maestra, invece, se ne andò via. Poco dopo, tornò indietro e risalì sul tatami. Vedendo la loro incredulità disse: “No bambini, corro via”. 
I Bambini protestarono a gran voce: “Così è da vigliacchi!” 
La Maestra, con voce ferma rispose: "No, è da furbi. Dovete essere astuti non bruti. Nel momento in cui il suo pugno è andato a vuoto, chi è che ha fatto la brutta figura: io o lui?” 
Rimasero un attimo in silenzio e poi guardandosi tra loro urlarono: “Lui!”. Allora la Maestra continuò: “quindi, chi è adesso il più forte?" ”Tu!” replicarono i Bambini.
La Maestra concluse: “Vedete, bambini, li disprezzate tanto questi Ashi-Sabaki eppure, sono loro che possono farvi diventare forti come dei supereroi!” 
E così, con i nuovi Supereroi che gareggiavano a chi tra loro fosse il più rapido, la lezione finì, e finì anche l’idea di essere “vigliacchi”… 

[Un racconto di Flaviana]


[1] Gli Ashi-Sabaki sono i movimenti dei piedi, che permettono spostamenti rapidi e precisi, alla base di qualunque tecnica in Aikido.