venerdì 26 aprile 2013

CRESCERE CON L'AIKIDO

di Flaviana Calignano


"Dite: è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è quello che più stanca, è piuttosto il fatto di essere
obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli."

tratto da
 È faticoso frequentare i bambini di J.Korczak

…Un tatami, quattro piccoli ometti, due donne e le loro hakama. Così, 5 anni fa, iniziò il mio duro e meraviglioso viaggio verso la vera consapevolezza della mia pratica, del mio Io. È sorprendente constatare come persone così piccole possano far nascere tante preoccupazioni in cinture nere così “grandi ed enormi” ai loro sguardi. I bambini conoscono coloro che li circondano, i loro umori, le loro abitudini, le loro debolezze. Sono in grado di sentire la benevolenza, di indovinare l’ipocrisia, di afferrare al volo il ridicolo. Leggono in faccia, come il marinaio predice il tempo osservando il cielo. Il bambino pensa non meno e non peggio degli adulti, solo in maniera diversa: pensa con il sentimento, non con l’intelletto. Per questo è così difficile comunicare con i bambini, per questo non c’è un’arte più difficile che parlare ai bambini. Il processo educativo diviene, con loro, un processo di educazione reciproca. Il bambino migliora l’educatore, lo istruisce, gli insegna come conoscerlo e rispettarlo e lo aiuta a riscoprire il bambino che è in lui: “Tu stesso, educatore, sei un bambino che devi imparare a conoscere “(J. Korczak).

L’Aikido è un’arte caleidoscopica che permette a ciascuno di cercare, trovare e percorrere, attraverso la pazienza e la costanza, un sentiero che può portare ad un equilibrio che è soprattutto benessere. Quando questa meravigliosa Arte e il mondo dei bambini si incontrano, nasce un dialogo che è fonte di continue scoperte e crescite personali per tutti, Maestri e bambini. Quante volte ci diamo delle giustificazioni, troviamo scuse per non praticare in seiza. Poi, un giorno, arriva un bambino che ti chiede “Posso fare la ‘mossa’ con te, Maestra?”. Ti metti in seiza per porti alla sua altezza e, senza accorgertene, quella posizione così scomoda e dolorosa per le ginocchia, diviene un dolce gioco tra te e loro che migliora, modifica costantemente e inconsapevolmente, la tua pratica. Spesso, ahimè, mi sono trovata dinanzi bambini con problemi motori, eccessiva aggressività o timidezza, pieni di paure e sfiducia in stessi. È così strano vedere nei bambini i problemi degli adulti. Ci dimentichiamo del nostro passato da bambini e crediamo che per loro sia tutto bello e facile, presi dai nostri conflitti, non li ascoltiamo. Loro, invece, non sono altro che il nostro specchio e dobbiamo imparare a guardarci e ad aiutarci a vicenda.

Se ci soffermiamo un attimo a considerare che oggi i bambini hanno sempre meno possibilità di giocare liberamente, che sperimentano già da piccoli situazioni sportive fortemente strutturate e specializzate, come la scherma, il nuoto…, e che gli spazi di vita in cui vivono sono così chiusi e ristretti, è facile spiegarsi come mai oggi i bambini e i ragazzi arrivino ad esprimere delle modalità corporee un po' impacciate: una vera e propria difficoltà a prendere la misura del proprio corpo che si muove nello spazio. Ecco allora che il compito che si pone dinanzi a noi Maestri ci porta a dover entrare in contatto con la base dell’Aikido, spesso considerata noiosa dagli adulti eppure così fondamentale, che attraverso la relazione con l'altro e con una serie di movimenti ampi e completi che attraversano tutte le possibilità corporee, aiuta i bambini e fa riscoprire all’adulto la stupenda sensazione di sentirsi e prendere coscienza di se stessi nella dinamicità del movimento.

I bambini, poi, attraverso l’Aikido affrontano i temi della vita in un formato a loro possibile e congeniale, senza che ne escano sopraffatti da conseguenze che non riuscirebbero a controllare. I bambini infatti sono spaventati dalla loro aggressività. Ho inserito come gioco durante la lezione la lotta di sumo. Incredibile gli effetti positivi che questa simulazione ha avuto sui bambini: non solo ha permesso loro di far proprie le regole fondamentali dell’Aikido ma, tranquillizzati per la presenza di un adulto e di regole chiare, li ha portati a sperimentare tantissimi lati di sé, senza correre dei rischi grazie ad un patto esplicito di reciprocità.Un patto, questo, che praticando con i bambini diviene sempre più visibile e importante e che non dovrebbe mai mancare in unDojo: ci si permette a vicenda di sperimentarsi nella tecnica con la disponibilità di concedere all'altro di fare altrettanto accogliendo l'errore con pazienza, perché questo dona possibilità di imparare ad entrambi. La reciprocità è un valore fondamentale per chi pratica.

L'Aikido è un'arte che ha molti modi per essere espressa, molti modi di essere praticata. È un'arte generosa che fa trovare, a chi cerca, più tesori: chi ha un temperamento inquieto trova modo di concentrarsi, chi ha forti timidezze impara gradualmente ad affrontarle, chi si sente debole trova i propri punti di forza. La pratica con i bambini aiuta a rendere più dolce e divertente, ma non per questo meno faticoso, questo difficile viaggio verso se stessi.

[Fonte: Aiko, www.associazioneaiko.com]

mercoledì 24 aprile 2013

FUKUSHIMA: LIVELLI DI RADIOATTIVITÀ

Nuovi dati rilasciati dal Ministero della Sanità giapponese, dimostrano ancora una volta che il disastro nucleare di Fukushima, verificatosi a seguito del violento terremoto dell'11 Marzo 2011, è tutt'altro che finito. Stando a quanto afferma Fukushima-Diary.com, nonostante un completo oscuramento dei media sull'attuale situazione, i livelli di cesio-137 e cesio-134 trovati nei crackers di riso e nei mandarini prodotti nella prefettura di Shizuoka a 362 chilometri dalla centrale, sono abbastanza alti da permettere il superamento delle soglie consentite nei residenti nel corso di pochi mesi, o addirittura settimane.

Dai dati emerge che i livelli potenzialmente letali di radiazioni stanno ancora interessando i grandi centri abitati di tutto il Giappone, compresi quelli più distanti da Fukushima. In media un adulto non dovrebbe essere esposto ad oltre 50 millisievert (mSv) di radiazione per anno, al fine di evitare gravi conseguenze per la salute. Per i bambini la soglia massima è di gran lunga inferiore, probabilmente non più alta di 10 mSv. Valori che gli abitanti delle aree più limitrofe superano nel corso di poche settimane.

L'area interessata dai livelli più elevati di radiazioni Ma il cibo, ovviamente, non è l'unica fonte di radiazioni per l'uomo: i livelli, sempre secondo Fukushima-Diary.com, continuano ad aumentare anche nei laghi e nei fiumi a nord di Tokyo, rivelando misure quasi triplicate dalle ultime rilevazioni. Secondo la stessa fonte, le autorità competenti coprirebbero la gravità della situazione, attribuendo eventuali decessi ad altre cause. Livelli così elevati di radiazioni nel corpo umano possono comportare malattie cardiache e cancro, tanto per citare quelle più letali. 


[fonte: web]

martedì 9 aprile 2013

PERCHE' AMO IL REIKI?


Il Reiki è un antichissima tecnica di trattamento e cura del sistema mente-corpo, basata sull'utilizzo del Ki, proprio quella stessa misteriosa forma di energia su cui si fonda l'Aikido come tecnica di combattimento.
Perchè considero importante che un buon Budoka la conosca?
Beh, non potrei esprimerlo meglio che nelle parole di Seagal in questo vecchio film.
Date un'occhiata...
Ajad

PS: per quanti stanno chiedendo informazioni su Reiki: www.reikiumanistico.org




mercoledì 27 marzo 2013

VIVERE IL KI


Pensare soltanto di "capire" l' energia ("Ki") che scorre all' interno del corpo umano è qualcosa di sbagliato. 
Esso esiste nel fluire della danza, in una gara di ginnastica, in una qualsiasi attività sportiva, così come anche nella "cerimonia del the", oppure in una interpretazione al pianoforte.
Durante l'esercizio bisogna prestare la massima attenzione alla respirazione, la quale deve essere controllata e ritmata. Essa permette di recuperare calma, fiducia e forza. Il movimento respiratorio infatti, non consiste solamente nel rimuovere l'aria dai polmoni, è necessario durante la pratica, avere coscienza di riempirsi di una nuova energia, nuovo Ki.
Così immagazzinato, il Ki esce con potenza quando il bisogno si fa sentire. 

M° Vittorio.

giovedì 14 marzo 2013

FIOCCO AZZURRO AL DOJO


Ebbene si, martedì 12/3, poco dopo le 17, è nato Nicolò, un altro piccolo futuro aikidoka!
Ai genitori Genko e Cristina vanno le più vive congratulazioni di tutto il Dojo ed al piccolo Nicolò il più caloroso benvenuto!

Naturalmente il nostro Genko sarà anche "celebrato" degnamente sul tatami, non appena si farà rivedere...

E se voleste dirgli qualcosa, ora questa pagina è a vostra disposizione.

Ancora AUGURI!!!

mercoledì 6 marzo 2013

M.TOHEI ED IL KI-TEST

Il M.Koichi Tohei e...?
Nella foto un sorridente M.Tohei, mentre dimostra uno dei celebri Ki-Test, rendendosi praticamente impossibile da sollevare dal tatami, sebbene il giovanotto sia ben più grande e robusto di lui.
Senza dubbio uno dei più grandi meriti di questo straordinario Maestro, è stato proprio il riportare l'attenzione alla consapevolezza ed al controllo del Ki, ovvero quell'energia vitale fondamentale, su cui, fin dal nome, O-Sensei ha fondato l'Aikido.
Un aspetto che purtroppo è invece spesso dimenticato o addirittura non conosciuto, in molti Dojo e addirittura da molti capiscuola.

Ora la domanda è: chi sa dirmi chi è il giovanotto in questione?
Mettiamo volentieri in palio un bel Nikkio (fatto con Ki, beninteso!) su entrambi i polsi, per chi indovina!

Attendo le vostre risposte qui sotto...
Ajad

martedì 12 febbraio 2013

IL BUDO E L'ARTE

Una caratteristica peculiare del nostro Dojo è sicuramente l'altissima percentuale di artisti. Quale relazione ci possa essere tra le arti marziali tradizionali e l'arte in genere è ben noto fin dai tempi antichi. Particolare rilievo avevano ad esempio nel Giappone feudale, ed ancor prima nell'antica Cina, i legami tra pittura, calligrafia e Budo, tra arte della spada e uso del pennello, fondamentale anche nel caso specifico del Samurai.
Anche per questo è sempre con piacere che lasciamo spazio alle comunicazioni che vedono i nostri praticanti protagonisti di eventi legati al mondo dell'arte.


COMUNICATO STAMPA
Dal 15 al 18 Febbraio 2013 nel complesso fieristico della città di Genova sito in Piazzale Kennedy, verrà ospitata ArteGenova 2013 la Mostra Mercato dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea giunta con successo alla IX edizione grazie all’impegno e alla professionalità della NEF, organizzazione dalla lunga esperienza in questo settore, come testimoniano le 23 edizioni di Arte Padova.
ArteGenova 2013 proporrà ai visitatori una panoramica eccezionale su più di 90 rinomate gallerie italiane; riconfermando il ruolo di primo piano guadagnato nello scenario fieristico del Nord Ovest italiano, specializzato nel settore dell’Arte.

Giancarlo Taraski con i  colori dell’energia , sarà presente nel padiglione “ C” dedicato ai  CONTEMPORARY ART TALENT SHOW

L’evento patrocinato dal Comune di Genova verrà inaugurato Giovedì 14 Febbraio con l’esclusiva vernice di presentazione, durante la quale gli ospiti avranno la possibilità di visionare, in anteprima, un’ampia selezione di capolavori d’Arte italiana e straniera, in un percorso che spazierà dall’Espressionismo al Surrealismo, dal Futurismo al Dadaismo, dal Cubismo all’Astrattismo fino a giungere allo Spazialismo, all’Arte Concettuale e alla Pop Art, non tralasciando l’Arte Povera, la Transavanguardia e tutte le manifestazioni più attuali dell’Arte Contemporanea.

lunedì 28 gennaio 2013

AIKI DOJO TRASLOCA!


Ebbene sì, da martedì 29 gennaio gli allenamenti si svolgeranno in via Trofarello, 10, presso il CH4 Sporting Club, ovvero nello stesso luogo (sebbene in orari diversi) in cui già risiede il Dojo Archè, guidato dall'amico Gustavo.
Si realizzerà così una sorta di unico grande Dojo Aiko a Torino, dove chi lo desiderasse potrebbe addirittura praticare praticamente fino a tre ore consecutive, cogliendo una fascia d'orario che si estende dalle 19 fino alle 22.
Insomma, sicuramente qualche difficoltà, in cambio però di possibili sviluppi davvero interessanti.

Da domani intanto ecco i nuovi orari:
Bambini: martedì dalle 17.30 alle 18.30.
Adulti: martedì e venerdì dalle 19.00 alle 20.30

E finalmente non avremo più problemi di parcheggio: in via Passo Buole, a 20m dall'ingresso, c'è un parcheggio grandissimo e gratuito.

Domani "inaugureremo" il nuovo spazio con un allenamento di armi, perciò portate Jo e Bokken (se non li avete ve li forniremo)!
A portare lo Champagne invece, penseremo noi...

Ci vediamo martedì sera e... gambaròooo,
Ajad

giovedì 17 gennaio 2013

ALLENARSI DURAMENTE


In una vecchia intervista, rilasciata dal Maestro Saito, ho trovato un interessantissimo passaggio, circa il notevole problema generato dal fraintendimento dei termini "morbido" e "duro", usati nel Budo a proposito del modo di allenarsi.
È un problema annoso, di cui in effetti sembra davvero difficile sbarazzarsi, perchè fondamentalmente risulta spesso un'ottima scusa per giustificare mancanza di volontà e pigrizia, o all'opposto, aggressività senza controllo.
Rincuora scoprire dalle parole del M. Saito, che il problema era già tale ai tempi di O Sensei...

Traduco liberamente dall'inglese il passaggio, tratto dall'intervista, che ho trovato su una vecchissima copia di Aikido Journal.
Per chi lo preferisse, più in basso trovate l'originale.

<< O_Sensei usava sempre dire: "Sono ciò che sono perché mi sono allenato duramente per sessant'anni. Tu cosa pensi di poter fare?"
Spesso diceva questo. Ma ci sono molte persone che non capiscono il significato di "duro" e "morbido". "Duro" significa fare la tecnica con decisione, ma con un movimento morbido. Però la gente tende ad allenarsi muovendosi in modo non fluido. E quando fanno un allenamento morbido, lo fanno in un modo senza vita. I movimenti morbidi dovrebbero essere riempiti con il più forte "Ki". >>






giovedì 3 gennaio 2013

IMPORTANZA DELLA STRATEGIA

Un'importante lezione di combattimento: una battaglia si combatte sempre su molti piani. Non sempre chi vince è il più forte. Più spesso è semplicemente quello che applica la strategia migliore, anche quando apparentemente è il più indifeso. E una mossa avventata, spesso può costare una pesante sconfitta, come ci dimostra questo video. Natura magistra vitae...


Una rana decide di assaggiare un piccolo tritone dal colore arancioneLo ingoia, fa qualche passo, e stramazza al suolo. Il veleno del piccolo anfibio l'ha uccisa all'istante. Alcune specie di Tritoni producono tossine per difendersi contro i predatori. In alcune specie il veleno è così potente da poter uccidere un uomo